27 aprile 2010

Factor V n°1

Anche se l'ho inserito in casella e anche se sono via da un po' da casa (senza internet) non ho resistito a prendere il primo numero di Factor V e leggermelo qui "fuorisede" e averne quindi due copie.
La nuova miniserie Star Comics (una delle tre) è la prima che ho letto e spero che le altre due (Valter Buio e Pinkerton S.A.) siano meglio perchè sono rimasto alquanto deluso.
Non me ne vogliano gli autori; sono un sostenitore del fumetto nostrano a qualsiasi latitudine editoriale e genere ma questo numero mi ha lasciato alquanto perplesso.
Leggo dalle note che l'autore ai testi Sergio Stivaletti è prestato al fumetto dal cinema e che ha collaborato agli effetti speciali con Argento a capolavori come Phenomena, Demoni, Opera, La Chiesa. Forse la poca dimestichezza con un media differente, forse un metodo di narrare che su schermo ha un altro effetto, fatto sta che a parte pochissimi spunti la trama di questo primo numero è banalotta e montata in maniera a mio parere parecchio confusa con i flash back che spesso non sembrano tali e con passaggi poco chiari in cui alcuni particolari sono stati dati per scontati o io non li ho capiti(tutto può essere per carità).Alcune scelte poi sono davvero indifendibili: tipo il prete ammazza vampiri alla Van Helsing e l'angelo con la spada fiammeggiante...
Dal punto di vista grafico, leggo sempre nei credits che ci sono quattro mani all'opera è la cosa un po' si nota. O meglio leggendo il numero avevo notato un'altalenanza della bravura in alcuni costesti o situazioni.Se nei primi piani o in scene "statiche" le tavole sono ben disegnate, le scene dinamiche sono inguardabili (non me ne voglia l'autore o gli autori) quindi col senno di poi mi viene da pensare che uno dei due sia più bravo (non ho trovato indicazione di quali tavole abbia disegnato uno o l'altro quindi potrebbero aver entrambi su ogni tavola).
Non li conosco e non so se sono professionisti affermati o ragazzi alle prime pubblicazioni ma ripeto a me alcuni aspetti non sono proprio piaciuti. Un plauso comunque a chi ha realizzato le figure umane e alcuni sfondi (che sia stato uno o entrambi poco importa) perchè sono fatti davvero bene.
L'horror e il vampirismo, per quanto alternativo e con l'intento di raccontare qualcosa di nuovo ,mi attira poco e questo numero mi ha convinto quasi niente, quindi ahimè credo che non proseguirò nell'acquisto (troppe spese e troppe letture qualcosa bisogna lasciare indietro)
Auguro comunque un grosso in bocca al lupo per il progetto allo staff del bimestrale; gli auguro che io sia l'unico pirla in Italia a cui non piaccia.

3 commenti:

  1. E' probabile che in simili progetti si corra da matti e ci sia poca organizzazione proprio per un discorso di costi ecc...

    Personalmente, però, credo che simili fumetti possano funzionare se c'è l'impegno di creare qualcosa di innovativo, senza basarsi solamente sul richiamo che un nome famoso in copertina può dare... al di fuori del discorso di Stivaletti, che può anche essere bravissimo come soggettista/sceneggiatore o altro anche nel campo del fumetto. Anzi, credo che dare spazio anche ad autori che vengono dall'esterno di questo campo, sia un bene... visto che girano sempre i soliti nomi, che a me, personalmente, non dicono neppure molto e che manco vendono poi tanto!

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  2. Io non ho pregiudizi mai
    per me se una storia regge che sa un esordiente in senso assoluto o un autore navigato cambia poco.
    Se non mi piace,non mi piace!!!
    E' ovvio che è un parere soggettivo.
    Quindi ben venga un autore di matrice diversa ma che sappia misurarsi "col fumetto"

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  3. "Quindi ben venga un autore di matrice diversa ma che sappia misurarsi "col fumetto""

    Questo significa essere di mente aperta... peccato, però, che molti professionisti del settore non la pensino allo stesso modo... dimostrando, con il proprio comportamento, una notevole chiusura mentale!

    Sarà per paura della possibilità essere soppiantati? EH! EH!

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