29 agosto 2010

Un robot con i baffi

Qualche tempo fa, subito dopo la fine del cartone di Zeta Gundam trasmesso su Hiro (il canale del digitale terrestre di mediaset dedicato ai cartoni), la manìa di Gundam nel sottoscritto era più viva che mai.
Non volendo aspettare la conclusione della sottotitolazione in italiano del fansub dello ZZ che è quello che cronologicamente viene dopo, mi sono buttato sul titolo che più di tutti ha diviso il fandom e che rimane a tutt’oggi l’ultima opera a cui Tomino ha lavorato: Turn A Gundam.

La serie consta di ben 50 episodi ma questa serie così atipica sia nella storia che nel disegno mi ha letteralmente stregato.
Il mecha l’ho ammetto è abbastanza particolare; non dico che non mi piaccia ma per uno che è stato abituato a pensare a Gundam e a tutte le sue serie con certe caratteristiche grafiche molto simili che ne hanno fatto quasi un fatto distintivo un vero e proprio “brand” vedersi questi robot così “diversi” mi ha leggermente spiazzato (anche se a onor del vero certi mobil suit che compaiono più in la nella serie li ho trovati davvero bellissimi).
La bellezza di questa serie comunque sta nella storia e nel concept davvero particolare. Vi trascrivo la trama che si trova sul forum de L’impero dei cartoni a cura dell’amico Edward Mass.

16 agosto 2010

Attenti a quei due

Grazie alle vacanze estive ho potuto terminare la lettura di questo affascinante manga che avevo interrotto al numero 4 (di 12) leggendomi i restanti 8 volumi editi in monografico all’epoca dalla Star Comics in un’unica volta.
Questo manga tempo permettendo ti coinvolge in maniera così profonda nella lettura che è quasi impossibile non leggerlo tutto d’un fiato.
Il manga fu edito la prima volta dalla Granata Press sulla rivista contenitore Zero Nippon Comix ma incompleto e riproposto nel 2000 dalla Star Comics (sempre per opera dei Kappa Boys) in monografico nella collana pocket “Point Break”.
La storia narra di due personaggi in particolare Akira Hojo e Chiaki Asami. Due percorsi di vita paralleli con un unico scopo: riformare il Giappone e i giapponesi dall’interno. Per far ciò dopo tramite la morra cinese hanno stabilito chi avrebbe intrapreso la via legale e politica (Asami) e quella illegale e della Yakuza (Hojo).