13 maggio 2011

Fantascienza con la A maiuscola

In letteratura quando si parla di fantascienza ( o meglio science fiction che rende meglio l'idea) l'autore-icona di questo genere è (e a mio modesto parere lo sarà per sempre) Isaac Asimov;ecco spiegato il titolo del post.
La sua Trilogia sulla Fondazione, che dopo anni di tentativi,sono riuscito a terminare, è il suo capolavoro.
A libro chiuso se dovessi dire cosa mi ha entusiasmato dovrei parlare di aspetti che della fantascienza non hanno nulla e in fin dei conti la descrizione della tecnologia futura o la vita nel futuro è relegata in secondo piano e in alcuni casi gli espedienti "tecnologici" improbabili figli di una visione distorta del futuro negli anni '50 fanno anche un po' sorridere.
Allora cos'è che rendo epico è unico questo stupendo trittico di romanzi?
A mio avviso è la maestosità della bravura di Asimov di raccontare l'evoluzione socio-politica di una galassia nell'arco di secoli focalizzando di volta in volta l'attenzione su un manipolo di personaggi,mai ricorrenti, che con le loro gesta mettono in scena oltre alle imprese dedite direttamente o indirettamente al "Piano Seldon" l'evoluzione stessa della storia di quello che una volta era l'Impero Galattico.
Credo di aver letto da qualche parte e posso confermarlo anch'io a lettura finita che lo spunto di Asimov fu la caduta dell'Impero romano e l'evoluzione dei territori che dopo secoli formarono i vari regni euorpei.
Prendendo a modello la storia vera, quindi, l'autore è stato in grado di imbastire una vera e propria epopea arrivando a parlare di temi profondi come sociologia,economia e politica ma senza mai appesantire la prosa e di concetti molro elaborati ma esposti in maniera semplice e soprattutto sorretto da forti dialoghi e un'ottima regia dell'azione che di epoca in epoca ha accompagnato il lettore senza fargli mai scemare l'interesse e il gusto della lettura.
Se siete amanti della fantascienza letteraria che usa fare leva sull'immaginario collettivo fatto di mega astronavi e alieni e spade laser,allora Asimov e la sua trilogia non fa affatto per voi.
Se inevce siete interessati a una lettura profonda ma piacevole e vi piace la Fantascienza allora accomodatevi subito

2 commenti:

  1. Già fatto ;-)
    ma son de stili completamente diversi.
    Dick scriveva negli anni 60/70 e si nota già l'approccio diverso al genere.
    Se Asimov parla del contesto sociologico e dell'intereagire di questo con l'uomo del futuro, Dick rovescia il punto di vista.
    In primo piano c'è l'uomo,la frustrazione del vivere.
    Dick è più ostico da leggere ma molto più "soddisfciente"

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