02 gennaio 2016

"L'elenco telefonico degli accolli" - la recensione

"L'elenco telefonico degli accolli" è l'ultima opera in volume di ZeroCalcare.
 

 
Sempre edito dalla Bao, questo è il secondo volume che invece di storie inedite offre una raccolta
mirata e selezionata delle migliori apparse sul blog negli ultimi due anni.
A chiudere il volume poi una singola storia inedita che fa da collante alle altre che condividono tutte un unico argomento perno delle vicende: la crescita e la maturazione (personale e artistica) dell'autore.
Sia chiaro il tono è sempre umoristico, autobiografico e autoironico. Giocato sempre e comunque su riferimenti massmediatici comuni a tutti coloro che leggono fumetti, seguono le serie tv, giocano ai videogiochi e che lo fanno dall'infanzia.
Molte delle storie, piccoli gioielli di sintesi narrativa umoristica, come detto, sono apparse sul blog.
Alcune mi erano sfuggite all'epoca online (non sempre riesco a seguire tutto e tutti tra blog forum e siti) e devo dire che tutte una volta su carta assumono un sapore diverso. Anche se il digitale è il futuro (Michele alias ZeroCalcare in fin dei conti arriva da li) è innegabile che un fumetto su carta ha ancora il suo fascino feticistico che difficilmente potrà essere sostituito.
Ma tornando al volume com'è questa nuova raccolta?
Dopo tanti volumi, dopo tante tavole e storielle , sul blog o sui vari siti/testate con cui collabora si può dire che più che fenomeno rivelazione ZeroCalcare sia un autore vero e completo, che abbia maturato appieno un suo stile, un suo codice di comunicazione e che lo sappia usare al meglio.
Per argomenti e stile avrebbe potuto tranquillamente morire nel "già visto" o stancare per monotonia eppure nonostante l'approcciarsi sempre uguale a un qualsiasi argomento, narrarlo alla sua maniera e ironizzarci su, rimane sempre godibile e mai banale.
Prova è che anche le storie che lessi nel blog, rilette non perdono di freschezza e impatto.
In più in questo volume sembra esserci una sorta di maturazione anche personale dell'artista; narrata quasi poeticamente e in maniera sentita nell'ultime tavole nelle quali ribadisce la sua personale visione di crescita interiore.
Ognuno ha il suo fardello, citando l'autore, e non vuol dire che sia meno importante del mio ma solo: siamo tutti sulla stesso tragitto lungo questo sentiero che si chiama vita. Cerchiamo di non caricare di aspettative chi ci sta intorno.
Il libro ha anche avuto una cover alternativa a opera di un altro grandissimo autore, Leo Ortolani, che ben ha colto il senso del volume rivestendo il protagonista con una armatura stile Iron Man con le fattezze dell'armadillo dando all'opera una riuscita ennesima chiave di lettura-


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