Ci sono alcuni albi di titoli seriali (italiani o non, fa poca differenza) che mi ritrovo spesso a leggere e rileggere nel tempo, con immutato coinvolgimento.
Ho molti titoli che seguo regolarmente e anche poche cose di altri pesonaggi o titoli acquistati ogni tanto.
Di norma alla fine ne rimangono davvero pochi di quest'ultimi che rappresentano l'ultima traccia che mi è rimasta e quasi sempre restistono in collezione perchè li ho letti e riletti fino a perdere letteralmente il conto delle volte.
Uno di questi albi è il numero 82 di Nathan Never.
Ho molti titoli che seguo regolarmente e anche poche cose di altri pesonaggi o titoli acquistati ogni tanto.
Di norma alla fine ne rimangono davvero pochi di quest'ultimi che rappresentano l'ultima traccia che mi è rimasta e quasi sempre restistono in collezione perchè li ho letti e riletti fino a perdere letteralmente il conto delle volte.
Uno di questi albi è il numero 82 di Nathan Never.
Adoro personaggio e serie ma non ho mai avuto ne la possibilità ne la voglia di collezionarlo e neppure di acquistare random qualche numero.
Se ben ricordo questo numero tra l'altro non fu neanche acquistato ma me lo trovai come regalo da mia nonna "e di xxxxx ma dopo che l'ha letto l'ha dimenticato qui prima di tornare a Milano;prendilo se vuoi".
Se ben ricordo questo numero tra l'altro non fu neanche acquistato ma me lo trovai come regalo da mia nonna "e di xxxxx ma dopo che l'ha letto l'ha dimenticato qui prima di tornare a Milano;prendilo se vuoi".
La storia è quasi banale ma la sceneggiatura è davvero particolare oserei dire anomala.
In pratica sono due storie parallele e Nathan qui è quasi un pretesto per poter narrare le origini e le gesta di un vero e proprio vigilante in costume.
Capirai...all'epoca ero un onnivero di tutto ciò che era super qualcosa: l'ho divorato subito.
Col tempo mi sono sempre divertito a leggerlo così come è o a saltare la parte del protagonista tale Luther Jackon alias Eagleman e viceversa saltare la parte di Nathan.
Il finale aperto e un po' malinconico con il senno di poi credo o ho sempre sospettato servisse per capire se, visto il nuovo boom dei fumetti Marvel (siamo in pieno periodo iniziale della Marvel Italia quando ancora si chiamava così) si poteva battere quel terreno.
Ovviamente la cosa finì li.Si sà, a parte rari casi quasi sempre fallimentari,scrivere supereroi made in Italy è quasi un tabù da noi.
Abbiamo quest'eterno complesso di inferiorità nei confronti degli americani.In pratica sono due storie parallele e Nathan qui è quasi un pretesto per poter narrare le origini e le gesta di un vero e proprio vigilante in costume.
Capirai...all'epoca ero un onnivero di tutto ciò che era super qualcosa: l'ho divorato subito.
Col tempo mi sono sempre divertito a leggerlo così come è o a saltare la parte del protagonista tale Luther Jackon alias Eagleman e viceversa saltare la parte di Nathan.
Il finale aperto e un po' malinconico con il senno di poi credo o ho sempre sospettato servisse per capire se, visto il nuovo boom dei fumetti Marvel (siamo in pieno periodo iniziale della Marvel Italia quando ancora si chiamava così) si poteva battere quel terreno.
Ovviamente la cosa finì li.Si sà, a parte rari casi quasi sempre fallimentari,scrivere supereroi made in Italy è quasi un tabù da noi.
Ma questo è un altro discorso che affronterò un'altra volta.