Questo fuori serie semestrale mi ha incuriosito e invogliato per vari motivi.
L'ottimo rapporto qualità/prezzo per un fumetto a colori(stiamo pur sempre parlando della Bonelli che quando si muove per il colore lo fa per prodotti degni...); le firme prestigiose sia ai testi che ai disegni (ma anche i coloristi no sono da meno, Rudoni ad esempio lo apprezzo tantissimo), e poi il tentativo di provare qualcosa di diverso:un Dylan umoristico.
Almeno dal titolo immaginavo questo o meglio dalla cover del mitico Silver che fa il verso allamitica prima cover in chiave Lupo Alberto e a quel "Humor" nel titolo pensavo a qualcosa di comico.
In realtà umoristico non significa affatto comic,non nelsenso che intendessi io.Le storie sono simpatiche con trovate divertenti e ognuno ha interpretato a suo modo la questione "dylan divertente".
Quella più riuscita a mio parere è la prima dell'ottimo duo Faraci/Cavazzano (da un momento all'altropensavo che spuntasse fuori Paperino o Topolino) mentre quella più ambigua (sia chiaro per il contesto non tanto per la storia che reputo la più bella in assoluto) è l'ultima di Gualdoni/Mastantuono.
E' assolutamente una storia drammatica e piena di denuncia sociale (e che da pochissimi giorni mi riguarda anche molto da vicino).
Bella anche quella di Bartoli al suo esordio sul personaggio e (sperando non si offenda) vagamente autobiografica credo.
La terza storia è quella del duo Enna/Celoni che è quella che ho apprezzato di meno:lo spunto è carino:l'utilizzo dei tormentoni da barzelletta più usati ma il finale sembra un po' buttato via..
Nel complesso un buon albo anche se non riesco a capire come mai non si sia sfruttato uno spunto che mi sembra immediato e allettante come un'inversione di ruoli tra Dylan e Groucho con il primo che fa il battutaro surreale e il secondo serioso...
La copertina l'ha colorata Rudoni.
RispondiElimina... se non sbaglio!
RispondiEliminaIo Dylan Dog non lo leggo... e non lo reggo!