Martin Mystère 308, Il tesoro di Didone

Ultimo numero uscito; disegni di Roberto Cardinale e Alfredo Orlandi sui soggetto e sceneggiatura di Paolo Morales.

La trama vede un ritrovamento di una daga romana in artico e nel preludio si legge e si intuisce che i romani sbarcarono nelle Americhe ben prima di Colombo....

Buon numero questo "Il tesoro di Didone". La storia fila liscia fino alla fine senza punti morti di narrazione e finalmente una vicenda di fanta-archeologia con il classico preambolo ambientato nell'antichità che è marchio distintivo della serie.

Il questo numero ci sono un paio di peculiarità davvero singolari.La prima è l'assenza del cattivo di turno;alla fine il momento drammatico si riduce più che altro al pericolo in cui si ritrovano i protagonisti (e si oltre al BVZM c'era un altro personaggio di cui parlerò a breve)  dopo il ritrovamento nelle profondità dei ghiacci artici.

Il personaggio di cui sopra è una new entry nei comprimari (o lameno lo spero visto che mi è piaciuto tanto)

tale Norman Walsh miliardario "treasure hunter";dalla caratterizzazione al peso narrativo nell'economia della storia all'inizio pensavo che fosse il classico villain che a fine episodio si smaschera come aproffittatore delle indagini di Mystère,man mano però ho capito che Morales (o lo staff tutto) abbia voluto creare un nuovo comprimario e chissà magari potrebbero in futuro nascere degli spin off.La cosa non mi dispiacrebbe perchè il personaggio mi è piaciuto davvero tanto!

Per quanto riguarda i disegni devo dire davvero ottimi e molto dettagliati,soprattutto i visi hanno molta cura nelle espressioni e nelle fisionomie realistiche.

Nota divertente: in una vignetta di un fuori campo a Washington mews sono inquadrati un Peter Parker (con tanto di costume che spunta sotto la camicia e la maschera in mano) e un vecchietto (il vecchio Dr Donald Blake??? alias il Mitico Thor) con tanto di Mjöllnir in pugno.
Che altro aggiungere:una delle migliori letture degli ultmi mesi.