20 ottobre 2015

Orfani: Nuovo Mondo - Il primo numero

Orfani: Nuovo mondo è la terza stagione della serie Orfani.

Con questa innovativa formula, almeno in Bonelli, Recchioni e Mammucari hanno fanno centro nel tentativo di fare qualcosa di nuovo mantenendosi nello stretto ambito del fumetto avventuroso popolare italiano come è da sempre concepito nella casa editrice milanese.
Grazie a questo stratagemma ogni 12 numeri è possibile praticamente quasi azzerare i parametri narrativi e ripartire.
Seguendo questa avventura editoriale fin dal principio, posso affermare che personalmente ho assistito al miglioramento squisitamente intrattenitivo dell’opera.
In pratica questo primo numero della terza stagione non solo lascia intendere cose eccezionali (qualora venissero attese) ma è il miglior numero della serie.
Attenzione se non l'avete letto ci sono piccoli spoiler
Temporalmente lo scenario riparte da dove è finita la seconda stagione e protagonista è Rosa la figlia (naturale o ormai anche solo affetivamente) di Ringo, sacrificatosi nell’ultimo numero per poter riuscire a farla fuggire dalla Terra nella nuova colonia in cui i ricchi terrestri e i fortunati della lotteria indetta dal governo possono risiedere.
Come sempre le suggestione e le citazioni più o meno volute, si sprecano andando a collocarsi nel mare magnum dello scenario collettivo che ha formato l’immaginario collettivo in fatto di fantascienza.
Qualcosa comunque va storto e l’astronave clandestina viene intercettava e quasi fatta fuori per poi avere un atterraggio rovinoso. Rosa si salva grazie a un buffo bot che diventerà presumibilmente comprimario della serie insieme a uno dei due piloti /proprietari del cargo in cui era imbarcata Rosa, salvatosi anche lui dalla distruzione dell’astronave.
Da quel che si è capito dalla lettura, e dal titolo della stagione la serie si dipanerà sul tragitto della ragazza, incinta, verso la colonia attraverso tutto un NUOVO MONDO da scoprire e da cui difendersi.
Testi, dialoghi disegni e dialoghi a mio modestissimo parere hanno raggiunto il massimo della perfezione. Tutti gli elementi sono ben adattati al servizio della narrazione.
In alcune scene di lotta in cui sono rimasto perplesso: Rosa per quanto potrebbe essere super umana come presunta figlia di Ringo, per quanto ben addestrata da un anno di avventure on the road sulla Terra, rimane pur sempre una donna incinta,
Per il resto dialoghi misurati, battute d’effetto ma non sopra le righe, note di colore ironiche per stemperare una situazione opprimente ma soprattutto il lavoro sottotesto come sempre a ottimi livelli.
Parlare di rapporto padre/figlia e madre/figlio, su cosa significa educare, su quello che vorremo dare e quello che non abbiamo potuto avere in termini di rapporto.
Personalmente Recchioni ha limato di tanto i suoi eccessi drammaturgici (forse merito del lavoro a quattro mani con Vanzella?) cercando di indirizzare il suo enorme talento sull’essenziale facendo però così emergere una leggibilità e una immedesimazione davvero appassionante.
Ai disegni un Cavenago per cui è difficile spendere aggettivi senza rischiare di essere esagerato. Anche qui essenziale, misurato, dinamico e spettacolare al contempo, coadiuvato dai bellissimi colori di Annalisa Leoni.
In pratica se non avete letto nulla di Orfani questo è il momento migliore per salire a bordo

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