29 agosto 2010

Un robot con i baffi

Qualche tempo fa, subito dopo la fine del cartone di Zeta Gundam trasmesso su Hiro (il canale del digitale terrestre di mediaset dedicato ai cartoni), la manìa di Gundam nel sottoscritto era più viva che mai.
Non volendo aspettare la conclusione della sottotitolazione in italiano del fansub dello ZZ che è quello che cronologicamente viene dopo, mi sono buttato sul titolo che più di tutti ha diviso il fandom e che rimane a tutt’oggi l’ultima opera a cui Tomino ha lavorato: Turn A Gundam.

La serie consta di ben 50 episodi ma questa serie così atipica sia nella storia che nel disegno mi ha letteralmente stregato.
Il mecha l’ho ammetto è abbastanza particolare; non dico che non mi piaccia ma per uno che è stato abituato a pensare a Gundam e a tutte le sue serie con certe caratteristiche grafiche molto simili che ne hanno fatto quasi un fatto distintivo un vero e proprio “brand” vedersi questi robot così “diversi” mi ha leggermente spiazzato (anche se a onor del vero certi mobil suit che compaiono più in la nella serie li ho trovati davvero bellissimi).
La bellezza di questa serie comunque sta nella storia e nel concept davvero particolare. Vi trascrivo la trama che si trova sul forum de L’impero dei cartoni a cura dell’amico Edward Mass.


Rece.


Quello che m’è piaciuto è intanto l’espediente che ha potuto permettere a Tomino di realizzare sfondi e scene terrestri e non prettamente futuristici quasi a portare il Gundam ai giorni nostri con disegni bellissimi. Ho adorato anche il messaggio di fratellanza che per mezzo del protagonista Loran viene dato; mi ricorda per certi versi Marin di Baldios anche se in quel contesto lui voleva combattere contro tutta la sua gente mentre qui Loran usa il Gundam solo o quasi per difesa.
Come accennavo questa serie ha diviso il fandom; non è stato accettata sia la grafica alternativa ma anche la storyline che pur essendo parte della UC (Universal Century ovvero l’universo narrativo principale in cui è narrata la vicenda della prima mitica serie che ha dato anche l’avvio alla saga) e slegata in quanto le vicende sono narrate in un remoto futuro.
Personalmente l’ho trovata molto valida e trovo che la genialità sia proprio nell’essere riuscito (Tomino) a realizzare un’opera che da un lato chiude il cerchio narrativo e dall’altro sia godibile a se senza nessun appiglio a vicende o serie passate.
Presumo poi che sia a causa anche del vecchio embargo del sunrise che una serie del genere sia rimasta inedita visto che ha tutte le carte in regola per una trasmissione televisiva visto che appunto è slegata da vincoli letterari con le serie passate.
Presumo che visto il mini boom nel settore Home Video da parte della DynIt magari in un prossimo futuro editato tutto quel che riguarda le serie UC venga presa in considerazione un adattamento in dvd e perché no, magari anche una trasmissione su qualche pay-tv nostrana.

4 commenti:

  1. Mamma quante serie di Gundam!!!
    E pensa che io sono rimasto a Peter Rei (o Amuro Ray che dir si voglia)!

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  2. peter rey compare in Z Gundam e in alcuni film e OAV

    Gundam è una saga e molte serie vanno a coprire e colamre vuoti narrativi dello stesso universo fittizio

    Un amante della fantascienza e dei robottoni non può fermarsi solo alla prima (anche se mitia e insuperabile) serie....

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  3. @ nightwing:
    Eh, ma tu pensa che io già fatico a seguire il mio di universo narrativo!

    Fa un po' tu! (^__^)

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  4. hahahah
    eh va beh dai
    vorrà dire che se ci riesco ti passo qualche dvd
    :-P

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